Aggiornato il: 16 Gennaio 20

E-Commerce Management - Articolo

Non siamo all’Anno Zero di Internet e, nell'affrontare le sfide che la Rete e il commercio elettronico pongono alle aziende, è responsabilità di questa generazione non commettere gli errori del recente passato. Fra questi, il ritardo con il quale l'e-commerce si è sviluppato nel nostro Paese ha creato le condizioni perchè Amazon ormai rappresenti il "category killer" di questo canale con i conseguenti effetti sul piano della competitività, della maturazione delle competenze e dell’occupazione. Se altrove i retailer tradizionali hanno saputo legare il canale digitale al canale tradizionale, in Italia sono le grandi dotcom a concentrare nelle proprie mani la fetta più grande del mercato e la fiducia dei consumatori.

Non commettere gli errori del passato significa prendere coscienza del fatto che l'e-commerce non pone dunque alle imprese una scelta binaria - acceso o spento, non vendere online o farlo a discapito della catena distributiva - ma offre molteplici modelli di business che ne estendono la potenzialità e la distribuiscono lungo la filiera:

  • l'e-commerce orientato a mercati settoriali o nazionali specifici: Desìo Lens, azienda attiva nella produzione di lenti a contatto per i negozi ottica, concentra il proprio e-commerce per intercettare il crescente desiderio da parte delle teen-ager medio-orientali di cambiare ogni sera il colore dei propri occhi
     
  • l'e-commerce rivolto ai professionisti, riservato solo ad aziende e possessori di partita iva: come dimostrano i casi di Mister Worker, sfruttando il crescente fenomeno della customerization che eleva le aspettative nei confronti dei fornitori, anche in termini di offerta di un servizio online di acquisto
     
  • i siti e-commerce business-to-business, offerti dai produttori e dai grossisti ai propri rivenditori: perchè questi possano personalizzarli e metterli a disposizione dei propri clienti finali. Aziende come Bigmat non scavalcano i propri negozi, ma offrono loro un negozio online per l'artigiano e il professionista dell'edilizia
     
  • le formule “reserve and collect” e “pay and collect” che vengono sviluppate per aumentare la pedonalità presso i punti vendita
     
  • l'omnicanalità che supera la cesura fra sito e-commerce e negozio e prova a mettere al centro il cliente ottimizzando l'esperienza in-store e la gestione delle scorte.

Tutti questi modelli possono però essere portati avanti con successo solo se si accetta l'idea che lanciare un'attività e-commerce richiede attrezzarsi per far funzionare una “fabbrica di ordini”.

Per questo, accanto alla giusta attenzione rivolta alle "operations", serve considerare che diversamente da un negozio su strada - in cui le persone entrano - vendere online è possibile nella misura in cui si imposta un corretto piano di marketing digitale trasverale ai diversi ambienti dove le persone cercano, valutano, scelgono: i motori di ricerca e i marketplace, i social media, le comunicazioni via mail e via instant messenger.

Il corso "E-Commerce management" in programma il 13 e 14 febbraio 2020 è volto ad affrontare sia le componenti strategiche di un'attività e-commerce sia le iniziative tattiche che passano dalla scelta dei fornitori - all'interno dell'ecosistema di agenzie e piattaforme - fino ad arrivare all'uso dei software di web-analytics.  La proposta formativa è dedicata a chi sta ancora immaginando come sfruttare il cambiamento dei comportamenti e delle aspettative da parte di buyer e consumatori, ma ricco di strumenti ed esempi per chi già sta percorrendo questa strada, il corso toccherà i principali aspetti di business, di marketing e di comunicazione che il digitale mette a disposizione delle imprese.

ISCRIVITI

Autore:
Andrea Boscaro
Fondatore del think tank dedicato al marketing digitale The Vortex

Maggiori informazioni sul corso:
ACCADEMIA D'IMPRESA
tel. 0461.382328
e-mail digitalbusiness@accademiadimpresa.it