Aggiornato il: 08 Ottobre 20

La parola alla Strada della Mela

A Patrizia Pezzi, coordinatrice della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole, abbiamo chiesto come vede il futuro del turismo enogastronomico e quali sono i cambiamenti, anche a livello organizzativo, che la Strada sta mettendo in campo durante questa pausa forzata dettata dall'emergenza Coronavirus.

Patrizia ci racconta in queste righe come questo momento particolare sia anche un'occasione per ripensare non solo il proprio modo di vivere, ma anche quello di lavorare. A partire dalla formazione, un'opportunità da cogliere in questo periodo per reperire informazioni da esperti e confrontarsi con realtà simili. É infatti fondamentale farsi trovare preparati quando sarà il momento di ripartire anche per la nuova sfida che la Strada affronterà, sostenendo i suoi soci nel trovare alternative percorribili...

Cos’è cambiato nella vostra attività dopo questa emergenza?
"Dal punto di vista dell’attività ordinaria eravamo già organizzate per poter lavorare da casa, questo perché la nostra attività spesso ci porta fuori ufficio o a lavorare in orari serali o in giornate festive, quindi già da qualche anno ci eravamo attrezzate per poter avere tutti i documenti a disposizione in qualsiasi posto. Per questo non abbiamo avuto difficoltà a portare avanti l’attività ordinaria.
Il problema principale è forse l’organizzazione familiare. Attualmente la Strada della Mela ha due dipendenti in attività, ed entrambe abbiamo figli piccoli, direi che senza la possibilità di portare i bambini fuori casa diventa molto difficile poter lavorare. I nostri mariti lavorano entrambi anche in questo periodo, quindi il tempo da dedicare al lavoro va rubato mentre i bimbi dormono. Se poi i nidi/scuole materne come sembra non riapriranno a breve, bisognerà veramente capire come fare per i prossimi mesi. L’altro aspetto che riguarda la nostra attività è la sospensione degli eventi e delle iniziative che prevedono la partecipazione di gruppi di persone, direi quasi il nostro core business! Per esempio, proprio in queste settimane si sarebbe dovuta tenere l’ottava edizione della rassegna “Aprile Dolce Fiorire”, nata per valorizzare il periodo della primavera e della fioritura dei meli. Purtroppo l’emergenza coronavirus si è portata via un mese ricco d’iniziative, dalle consolidate manifestazioni come "Fiorinda", "Quattro Ville in Fiore" e "Maggio a Cles", ai numerosi appuntamenti che i soci della Strada della Mela avevano organizzato all’interno delle proprie aziende. E la prospettiva per l’estate (e forse l’autunno?) non è rosea per quanto riguarda questo tipo di attività. Di conseguenza anche il nostro lavoro è diminuito, innanzitutto perché non c’è stato il consueto impegno a seguire gli eventi primaverili visto il loro annullamento, e poi perché attualmente siamo in stand by con la programmazione estiva, in attesa di aggiornamenti che dovrebbero arrivare anche a livello provinciale."
  
Cosa state facendo per affrontare questo momento: dal punto di vista dell’organizzazione, della comunicazione… dove reperite le informazioni per prendere le vostre decisioni?
"La Strada della Mela non si è persa d’animo e proprio in questo momento di grande difficoltà ha cercato di spostare la propria attenzione non più sull’organizzazione degli eventi, ma sulla promozione dei propri associati attraverso diverse iniziative di comunicazione. É partita così da una ventina di giorni l’iniziativa #FacciAmoStrada, per far conoscere attraverso i canali social (Facebook e Instagram) ogni giorno un socio presentandone caratteristiche, peculiarità e curiosità. Sono quasi 200 i soci dell’Associazione, dislocati nelle Valli del Noce, dalle piccole aziende agricole ai produttori, dai ristoranti agli agritur passando per gli enti istituzionali. 
Sul sito www.stradadellamela.it sono state inoltre raccolte in una rubrica tutte le aziende che si mettono a disposizione per consegnare i propri prodotti direttamente a domicilio o che sono organizzati con uno shop online che permette la spedizione anche fuori valle. Dal miele ai salumi, dalla frutta alle tisane, dalle passate alle composte passando per i vini e le birre artigianali, rimanendo comodamente a casa possiamo ricevere tutto il necessario per mangiare bene, ma soprattutto per sostenere la produzione locale. Visitando il sito si possono anche scoprire alcuni ristoranti che si sono organizzati per la consegna a domicilio delle proprie pietanze, con un semplice messaggio possiamo ricevere a casa i gustosi tortei di patate o una croccante pizza appena sfornata. Anche gli chef, che in questi giorni non sono impegnati nelle cucine dei ristoranti o degli agritur, hanno aperto le porte di casa e ci stanno omaggiando di curiose ricette che possiamo riprodurre in cucina, ricche di segreti e di tanta bontà.
E se, come diceva A. Einstein, “nel cuore delle difficoltà riposano le opportunità”, la crisi in corso sarà l’occasione per ripensare non solo il proprio modo di vivere, ma anche quello di lavorare. Così per i prossimi mesi si sta pensando di mettere a disposizione di chi vorrà conoscere più da vicino il nostro territorio e le aziende che vi lavorano, delle esperienze, da apprezzare da casa o appena sarà possibile spostarsi, da vivere in piccoli gruppi, ma che proprio per questo saranno più autentiche. Si potranno così ricevere a casa i prodotti del Trentino con le ricette della tradizione per preparare i piatti della nonna, oppure ordinare un bel cestino da pic nic da degustare all’ombra di un melo.

Il messaggio che si vuole trasmettere in questi giorni è che #lamiaterranonsiferma e siamo sicuri che al più presto, assieme ai nostri soci, potremo ripartire con l’entusiasmo che ci ha sempre contraddistinti. Nel web sono poi nate tantissime opportunità di formazione, informazione e confronto a distanza, tra l’altro opportunità quasi sempre gratuite, e questo direi che ha dato la possibilità di prendere parte a webinar e seminari con molta più facilità di prima! Quindi l’aggiornamento sia rispetto alla situazione di emergenza, ma anche rispetto ad altri temi di interesse (vedi la formazione a distanza di Accademia d'Impresa) è molto più semplice ed immediato. Questo è sicuramente un aspetto positivo ed è anche un modo per reperire informazioni da esperti e confrontarsi con realtà simili."

Che paure e che possibilità/aspettative ha generato per la vostra impresa questo momento?
"Sicuramente la paura principale o comunque la preoccupazione è quella che riguarda i contraccolpi sulla compagine sociale, che è formata da molte aziende che lavorano nel campo turistico. La prospettiva per il settore del turismo è attualmente difficile da definire, ma sicuramente è uno dei campi che avranno maggiori ripercussioni dalla situazione in atto. Altro comparto che troverà difficoltà, sarà quello della vendita diretta, come ad esempio le aziende agricole che partecipano ai mercati locali, ma che si sono già parzialmente reinventate attraverso la consegna a domicilio. Altra situazione difficile sarà quella della ristorazione e della somministrazione. Il nostro lavoro dipenderà quindi dagli sviluppi di questi settori, e la sfida per la Strada sarà quella di aiutare i soci a trovare alternative percorribili e nuove strade diverse da quelle conosciute."

Patrizia Pezzi, Coordinatrice della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole