Aggiornato il: 17 Marzo 20

La parola alle aziende - Marianna Moser per Vaia

Ecco cosa abbiamo chiesto a Marianna Moser di Vaia Wood:

Cos’è cambiato nella vostra attività dopo questa emergenza?
Cosa state facendo per affrontare questo momento: dal punto di vista dell’organizzazione, della comunicazione… dove reperite le informazioni per prendere le vostre decisioni?
Che paure e che possibilità/aspettative ha generato per la vostra impresa questo momento?

"Questo è un momento molto delicato, per noi e per tante altre piccole e medie imprese italiane. Per esempio, stiamo cercando di comprendere come gestire le questioni relative al trasporto e alla consegna dei Vaia Cube. Inoltre, vari eventi importanti ai quali Vaia avrebbe dovuto partecipare per raccontare cosa stiamo facendo sono stati annullati o posticipati in Lombardia e in Trentino – Alto Adige, che sono state tra le prime regioni a essere messe in quarantena. L’impossibilità di spostarsi e di incontrare persone è un grande limite per noi, soprattutto perché ci impedisce di diffondere ciò che ha più valore in questa startup: la nostra storia.

Dal punto di vista organizzativo, noi ragazzi del team Vaia viviamo in città diverse: da Bruxelles a Roma, da Milano a Trento, da Verona a Bolzano. Pertanto, siamo molto affiatati nello smartworking e nella gestione delle informazioni da remoto. L’utilizzo di Skype, che tanti hanno riscoperto in questi giorni, è una abitudine consolidata in Vaia e ci permette di fare riunioni e condividere informazioni in modo semplice e immediato.

Dal punto di vista comunicativo, abbiamo deciso di non assentarci dal mondo dei social, ma anzi di essere un messaggio di speranza in questo clima sociale incerto. Vaia ha da sempre voluto rappresentare una storia positiva, una storia di resilienza e di rinascita. Infatti, visitando i nostri social, potrete trovare diversi articoli e giornali che parlano di noi con l’hashtag #BePositive #BeReactive #BeVaier. È il nostro modo di incoraggiare e sostenere la nostra comunità. Perché, è bene ricordare, dopo ogni tempesta sorge il sole.

La nostra è una piccola startup, perciò quando scoppia un problema grave come quello del Corona Virus, il rischio di fallimento è sempre alle porte. La paura principale è non avere sufficienti risorse per continuare la nostra attività. D’altro canto, la storia di Vaia ci insegna che da un cambiamento devastante, bisogna avere il coraggio di ricominciare e trovare strade nuove. Cadere, rialzarsi e reinventarsi fa parte dell’essere umano. Per questo motivo, siamo fiduciosi che l’Italia e le sue aziende saranno capaci di andare avanti, con spirito di sacrificio, forza di volontà e la determinazione che tutti gli altri Paesi ci invidiano."

Marianna Moser, è stata nostra ospite lo scorso gennaio durante l'evento "Storie di Innovazione". In quell'occasione ci ha raccontato la storia di Vaia, una startup di giovani che hanno deciso di produrre un oggetto iconico, realizzato con il legno degli alberi caduti durante la tempesta Vaia. Ne è nata una piccola cassa di risonanza che amplifica il messaggio sul tema ambientale, permettendo la rinascita del bosco.