Aggiornato il: 16 Settembre 19

Ha ancora senso una pagina Facebook aziendale senza investimenti pubblicitari?

Breve storia triste di migliaia di post pubblicati e mai letti.

Da quando Facebook è entrato a far parte degli strumenti di lavoro della stragrande maggioranza delle MPMI italiane - grossomodo tra la fine degli anni ’00 e l’inizio degli anni ’10 del nuovo millennio - le dinamiche all’interno della piattaforma di Menlo Park e soprattutto all’interno delle aziende che l’hanno scelto come canale di comunicazione si sono evolute (e talvolta stravolte) incessantemente.

Ah, bei tempi quelli in cui per imprenditori e social media manager era sufficiente postare qualche pensierino per arrivare sugli schermi di pc e smartphone di molti dei loro clienti più affezionati (quegli stessi clienti che incuriositi dalla nuova presenza di aziende, tra i profili di amici e parenti, avevano finito per cliccare il “Mi Piace”).

Su Facebook la cuccagna della visibilità delle comunicazioni aziendali è durata ben poco!

In California non hanno impiegato troppo tempo per capire due cose:

  • Da un lato troppe aziende, che cercavano di promuovere e vendere i loro prodotti, in uno spazio nato per mettere in contatto tra loro studenti, amici di vecchia data, parenti vicini e lontani, avrebbero finito per snaturarne le finalità originarie e “stufare” gli utenti, snervandoli con continue comunicazioni pubblicitarie. E un utente insofferente avrebbe facilmente abbandonato la piattaforma.
     
  • Dall’altro, molte aziende che concorrono per garantire visibilità ai loro prodotti e servizi, sarebbero facilmente diventate un potenziale ricco mercato per la compravendita di spazi pubblicitari. Se vuoi continuare a far vedere i tuoi post ad un buon numero di fan, impara ad utilizzare la piattaforma pubblicitaria e inizia a destinare porzioni del tuo budget pubblicitario alle casse del social blu.

A Mark Zuckerberg e compagni sono bastati pochi aggiustamenti, graduali e periodici, all’algoritmo che definisce che cosa ogni utente vede nel suo Newsfeed per trasformare Facebook nello strumento pubblicitario con cui oggi tutti gli imprenditori o i responsabili marketing sono costretti a confrontarsi.

Ti basti pensare che nel giro di pochi anni la percentuale di visualizzazioni dei tuoi post è - mediamente - crollata. Se nel 2012 era lecito aspettarsi che più del 15% della fanbase della tua azienda vedesse i tuoi post, nel 2016 questa percentuale era già crollata all’incirca all’1%. E il declino non era ancora finito, oggi, nel 2019 si parla senza rischio di esagerare di copertura 0%.

Facciamo due conti. Oggi, la tua “preziosa” pagina aziendale, che hai fatto crescere a suon di inviti a cliccare “Mi Piace” e che è arrivata a contare qualche migliaio di fan, mostra i tuoi post solo a poche decine di utenti. In sostanza, avresti più visibilità distribuendo volantini in centro città per qualche decina di minuti.

Alla luce di questi dati, ha senso per titolari e collaboratori di MPMI continuare a dedicare tempo alla cura della pagina, alla creazione di post efficaci magari con contenuti utili e interessanti? Spesso ci sentiamo chiedere: perché dovrei impegnarmi nella creazione di contenuti se poi le logiche algoritmiche della piattaforma non mi regaleranno che qualche briciola di visibilità?

Quotidianamente cerchiamo di far capire agli imprenditori che nonostante tutto, si, Facebook può essere ancora il canale giusto per molte MPMI per comunicare online. Può essere il canale giusto a patto che si prenda coscienza che non è un canale gratuito. Alla stregua dei media tradizionali, anche il social per eccellenza è diventato un canale quasi totalmente a pagamento. Non è più sufficiente parlare di piani editoriali, quantità di post, video, dirette… in una buona gestione del mezzo tutto ruota attorno al budget pubblicitario. Ci piace dire, forse anche un po’ provocatoriamente, che su Facebook, oggi, tutte le attività vanno spinte pagando la piattaforma. No money, no business!

Conoscere lo strumento per la creazione e la gestione delle inserzioni pubblicitarie di Facebook e le sue dinamiche è quindi diventato di fondamentale importanza per ogni imprenditore, sia che gestisca il social in prima persona, sia che esternalizzi il servizio e quindi abbia la necessità di monitorare e valutare l’efficacia dei suoi investimenti.

Il corso Facebook marketing e Facebook advertising parte da queste premesse. Gli obiettivi?

  • Aiutare i partecipanti a capire il quadro strategico dentro cui inserire gli investimenti economici nella piattaforma.
  • Comprendere i meccanismi che stanno dietro al funzionamento delle inserzioni.
  • Prendere confidenza con lo strumento di “Gestione inserzioni”, percorrendo passo passo i passaggi fondamentali verso la messa online di una inserzione.
  • Scoprire i dettagli da non trascurare nella pianificazione e creazione di una campagna pubblicitaria efficace.
  • Monitorare e valutare l’efficacia e l’efficienza delle campagne, anche attraverso l’utilizzo del Pixel di Facebook.

Quando? Giovedì 17 ottobre, dalle 9.00 alle 17.00. 7 ore per fare della tua pagina Facebook un vero strumento di business, efficace e monitorabile!